Ratto delle Leucippidi, Rubens, 1615-1618
Linceo, figlio di Afareo, re di Messenia, e fratello di Ida.
È famoso, nella mitologia greca, per la sua prodigiosa vista.
Egli partecipò alla caccia di Calidone e alla spedizione
degli Argonauti. Celebre è la rivalità tra i gemelli Afaretidi (Linceo e Ida) e
Dioscuri (Castore e Polluce), protagonista di un frammento dei Cypria. Tale
frammento è la più antica testimonianza riguardante il superpotere di Linceo.
Qui viene chiarita una delle ragioni che sta alla base della disparità tra le
due coppie di gemelli: entrambe furono complici in un furto di bovini ma
entrano in conflitto a causa della spartizione del bottino. Viene dunque
narrato un momento cruciale della lotta, che precede lo scontro in campo aperto,
al quale solo uno dei Dioscuri sopravvive: dopo l’episodio del furto della
mandria, Castore e Polluce tendono un agguato agli Afaretidi nascondendosi
dentro il tronco cavo di un albero di quercia. Linceo ascende su una montagna,
punto d‘osservazione privilegiato, e da lì scruta l’intero Peloponneso
riuscendo ad individuare i Dioscuri.
Il rimando al generatore di raggi X perviene dall’eccezionalità
visiva di Linceo che non consiste solamente nella capacità di raggiungere un
soggetto lontanissimo, ma persino di attraversare una superficie solida come il
legno della quercia.
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